Nella cucina di mia nonna c’erano tutti i profumi del mondo. Quello della polenta abbrustolita, quello del salame fatto in casa, quello delle bucce d’arance e mandarino fatte seccare sulla stufa, quello delle noci e quello delle nocciole.
A volte, finito di mangiare, mi metteva davanti una fetta di torta.
“Mangia” diceva.
E io: “Che buona, nonna!”
“Sai con che cosa l’ho fatta? L’ho fatta con tutte quelle cose che tu butteresti via. Tutto quello che Dio ci dà ha un senso, mio caro: ricordalo.”
Adesso mia nonna non c’è più, ma quello che mi diceva ha messo radici nel mio cuore.
Così un giorno ho provato anch’io a fare un dolce seguendo i suoi consigli, mettendoci le cose che ci metteva lei, amandole come le amava lei.
È nato questo dolce e gli ho voluto dare la forma di una stella, perché come Cometa ci indica la strada.
Antonio diventato Pasticciere